La qualità attualizzata dei nostri vini negli ultimi venti anni non ha eguali nella storia della produzione agricola italiana del dopoguerra. In detto periodo in pressocché tutte le aree vinicole si è attuato un radicale processo di ristrutturazione e di riconversione teso alla valorizzazione dei vitigni autoctoni tradizionali, alla razionalizzazione ed alla modernizzazione dei sistemi e delle strutture utili alla trasformazione. Oggi un'azienda agricola piccola a piacere gestisce in modo economico e diretto l'intera filiera produttiva fase per fase. La diffusa disponibilità di tecnica moderna, il fattore esaltante la naturalità essenziale del prodotto. Ciò che sta consentendo al territorio di tornare a brillare, al comparto di decollare, all'immenso patrimonio vinicolo italiano di distinguersi in varietà, unicità, pregio intrinseco d'assoluto standard mondiale. Alla base di questa virtuosa rivoluzione, un miracolo semplice quanto puro: l'abbandono della nefanda pratica della quantità, la totale adesione, l'indefessa pratica della qualità con l'assoluto riconoscimento del merito di questa.

 

Abbonati per scoprirne di più!