Gran vino il Chianti Classico Docg 2020 Lornano, fin dal suo bluastro apparire nel bicchiere si colgono, si godono i tratti di eccezionale integrità olfattiva ed ossidativa assieme alla sua morbidissima disposizione gustativa. E per via del suo ricco estratto, l'evocazione della mora vestita di dolcissime e calibratissime spezie ingenera un non comune piacere sensoriale. Fra i migliori rossi d'Italia. Chapeau.

Tre grandi vini presenta Lornano. L'Etél Rosato 2021, che si conferma fra i migliori di Toscana con la sua inossidata nettezza olfattiva che sì intensamente evoca ciliegioso frutto e floreale livrea. Il Chianti Classico Docg 2019, che svetta per suadenza e integrità fra i campioni della tipologia. Infine con il Commendator Enrico 2017: archetipico vino in cui concentrazione, souplesse e violastro turgore di frutto speziato, si fondono armoniossimi nella sua confettura di mora di eccezionale piacevolezza espressiva. Chapeau.

Che morbido, polposo e avvolgente cassis svelano il Chianti Classico Docg 2018 e il Le Badesse Chianti Classico 2018 presentati da Lornano. Più ancora splendida la suadenza e il nitore, la calibrazione e l'eleganza della loro speziata livrea, che così dolcemente s'ammanta all'inviolata polposità del loro frutto nativo. Doti che il Commendator Enrico 2016 presenta ad un tenore di fittezza e morbidezza da sogno, il suo olfatto rivelando la maturità compiuta del lor essenziale frutto. Uno fra i migliori rossi italiani, dal binomio concentrazione-suadenza d'intensità maestosa. Chapeau.

Bicchiere dal frutto esemplare quello della Fattoria Lornano. L'Etél Rosato 2018 presenta un binomio suadenza-fragranza di assoluto tenore. Il Chianti Colli Senesi Riserva 2017 e il Chianti Classico Docg 2016, risaltano evidentemente fra i più concentrati, morbidi e integri delle rispettive categorie. Chiude il Commendator Enrico 2015, vino che in fittezza, morbidezza, nettezza e turgore ossidativo residuo non può che aver pochi eguali. Chapeau.

Il Chianti nella sua versione in assoluto migliore nelle proposte della Fattoria Lornano. Con un Etél Rosato 2017 che svetta fra i migliori dell'anno per morbidezza e purezza enologica di trasformazione. Il Chianti Colli Senesi Riserva 2016 già si presenta con un frutto di eccezionale fittezza, di souplesse morbido-tannica armoniosa, e di rara, inossidata spendenza olfattiva. Il Chianti Classico Docg 2015 con altrettanto spessore e nitore, ma con ancor più somma suadenza palatale. Quindi il Chianti Classico Gran Selezione 2012, che come ogni archetipo abbaglia col suo valor fenomenale. Una sferica bacca di balsamica mora che valor massimi di consistenza, equilibrio, integrità, nel suo stupendo frutto conchiude e contempera armoniosi, e d'inviolato nerore. Chapeau.

Ottima la performance ed il trend qualitativo in ascesa del bicchiere Lornano. Una serie di Chianti di non comune valore. La potenza speziata del Chianti Classico Lornano 2008, la mentosità carnosa del Chianti Classico Riserva 2007. Quindi la maestosità setosa del Chianti Classico Le Bandite 2007, certo fra i più concentrati e sontuosi del millesimo. Vino del tasting il Commendator Enrico 2007. Qui l'incipit e l'incedere son del fuoriclasse assoluto. Maestoso eppur morbido, potentemente speziato eppur turgidamente, mentosamente, polposamente fruttoso. Complimenti.

Tutti di ottimo, qualificante valore i rossi presentati da Lornano. Chi ama le spezie si faccia balsamicamente carezzare dalla ricchezza in estratti pastosa del Chianti Classico Riserva 2006 o del Chianti Classico Le Bandite 2006. Chi prefersice vigore e turgore apprezzi l'intensità della nota di ribes mentoso che porge il Chianti Classico Lornano 2007. Il campione migliore del tasting è il Commendator Enrico 2006: sua la carutura viticola, la nitidezza enologica avvertitamente superiore. Complimenti.

Gran bella serie da Lornano che propone una lista di vini dal tipico accento toscano. Speziato e spesso il frutto del Chianti Classico Riserva 2004, più fresco appare il lampone del Chianti Classico Lornano 2006. Ottima l'esecuzione enologica di trasformazione del Chianti Classico Le Bandite 2005, che in mora sfoggia il suo polputo corpo. Favolosa suadenza per il Commendator Enrico 2005, il morso tannico è solo un lontano ricordo in questo calice. Bene.

Ottimi diversi vini di Lornano, campioni di assoluta eccellenza in consistenza, da sviluppare ulteriormente in freschezza, in vigore e turgore aromatico. Di eccezionale concentrazione il Vin Santo del Chianti Classico 2001, anche di potenza e mai stucchevole al gusto. Di gran carnosità e potenza glicerinosa il Chianti Classico Riserva 2003, dal bel tono di frutto il Chianti Classico Lornano 2005. Vino del tasting il Commendatore Enrico 2004, il più virtuoso nell'unire la possanza alla fragranza.

Una gamma di rango superiore presenta Lornano. Si apre con un Vin Santo del Chianti Classico 1999 di viscosità e potenza massiva. Quindi un crescendo di ribes nei rossi, in particolare dal Chianti Classico Lornano 2004 al Commendatore Enrico 2003. Si chiude con un campione da Annuario dei Migliori, il Chianti Classico Le Bandite 2004: la gran densità e novità del frutto, la spezia possente, il palato ben acidamente croccante, il tutto ad un livello di concentrazione e pulizia che maiuscolo fa questo vino. Complimenti.

Si innalza ancora la fittezza estrattiva dei vini di Lornano. Veri campioni di consistenza eccellente. E quando alla potenza e alla tannicità, s'aggiunge morbidezza e fragranza, la piacevolezza sviluppata dal Chianti Classico Lornano 2003 s'avverte evidente. Con la fittezza del Chianti Classico Le Bandite 2003, che ultrapolposa si profonde balsamicamente persistente.

Lornano presenta un denso Vin Santo del Chianti Classico 1997, quindi un Commendatore Enrico 2001 di caratura superiore. Rosso speziato, mentoso, di concentrazione e morbidezza qualificanti, souplesse a potenza persistentemente riunisce.

Un bel Lornano Chianti Classico 2001, di impeccabile pulizia enologica, davvero ottima la fragranza olfattiva.

Un Lornano Chianti Classico 2000 dalla fruttosità imponente, eppure ben morbido, ben suadente, carezzevole e mentoso all'olfatto. Polposità coniugata a morbida freschezza: il segreto della sua superiore qualità.

Un Chianti 1999 che ha il punto di forza nel suo non essere amaro: la frutta è matura, di buona polposità, ed il sapore è equilibrato.