Un metodo innovativo ci insegna a valutare il vino e ogni anno segnala i migliori vini italiani in un prezioso Annuario. Ne parliamo con Francesca Romana Maroni, editore e ideatrice di grandi eventi attorno al vino e alle emozioni che suscita.

Nella Zona industriale di Formello ha sede la SENS, la casa editrice della più completa guida dei vini italiani, nata dalla passione di Luca Maroni, analista sensoriale, e Francesca Romana, sua sorella, che ai migliori vini italiani dedica eventi di respiro internazionale. È qui che, in un locale spazioso, vengono raccolti i campioni di vino provenienti da aziende di tutta Italia che Luca analizza personalmente, con un metodo scientifico di degustazione basato sull’assioma che la qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore. Ed è qui che Francesca Romana ci spiega il segreto dei vini migliori.

Piacevolezza del vino. Cosa vuol dire?

Il vino è piacevole quando il suo gusto richiama in modo vero, vale a dire consistente, equilibrato e integro, quello delle uve da cui è ottenuto. Sono tre parametri non puramente teorici, ma analiticamente misurabili e percepibili da ognuno. È questo il risultato delle lunghe ricerche di Luca. La riproducibilità tecnica della piacevolezza è quindi finalmente possibile anche per il vino, come avviene da anni per il resto del settore alimentare.

 

Consistenza, equilibrio e integrità del vino. Definiamo questi tre parametri di valutazione. Cos’è la consistenza?

La consistenza è l’insieme delle sostanze che costituiscono un vino, il suo estratto. Il vino consistente è ricco di colore, di profumo, di sapore, e ha un tatto denso e viscoso. Dipende dalla consistenza dell’uva impiegata. Ma tanto maggiore è la quantità di uva prodotta da una vite, tanto minore sarà la consistenza del vino ottenuto: la consistenza di un vino è quindi un pregio raro perché costoso.

 

E quando un vino può dirsi equilibrato?

Un vino è equilibrato quando la dolcezza del suo gusto eguaglia la somma della sua acidità e della sua eventuale amarezza. È un vino armonico. Se l’uva impiegata non è matura, il vino avrà sapore acido o amaro. Anche l’equilibrio è un pregio raro, perché se una vite produce uva in grande quantità, la maturazione del frutto è più difficile.

 

Cos’è l’integrità del vino?

Il gusto di un vino è integro quando il sapore del frutto è avvertito nella sua pulizia e nella sua novità. La pulizia del vino è la sua purezza, in cui devono essere assenti aromi non propri dell’uva, come profumi o sapori sulfurei, acetosi o legnosi. La novità del vino è invece l’assenza di aromi ossidati, non presenti nell’uva al momento del suo distacco dalla pianta. Come la consistenza e l’equilibrio, anche l’integrità è un pregio raro, perché nasce da un processo di produzione curato, rapido e diligente.

 

Un vino di alta qualità è allo stesso tempo consistente, equilibrato e integro.

Sì. Nessuno dei tre parametri fondamentali determina da solo la qualità di un vino, ma sono tra loro interdipendenti.  Ognuno dei tre concorre in maniera identica (33,33%) alla qualità del vino e alla valutazione pubblicata dall’Annuario dei migliori vini italiani. Il livello di consistenza, equilibrio e integrità è fissato una volta per tutte dal produttore con il definitivo imbottigliamento del vino. Il trascorrere del tempo causa il decremento della consistenza e dell’integrità, ma l’equilibrio resta immutato.

 

Il ruolo del produttore è fondamentale.

Ogni giorno negli occhi dei nostri produttori  vediamo la passione e la gioia interiore di chi crea qualcosa di così prezioso, puro e naturale come il vino. Assieme a loro vogliamo raccontare le eccellenze. Il cibo e il vino richiamano sensazioni condivise. Dal 1988 ad oggi abbiamo degustato oltre 300.000 vini.

 

La persona è sempre al centro di tutto. Vale per le aziende viti-vinicole come per il mondo bancario. Siete nostri correntisti all’agenzia di Olmetti.

Il Credito cooperativo ha mantenuto la capacità di ascolto, la cortesia e la competenza, venendo incontro alle nostre esigenze, quando invece negli ultimi anni il sistema bancario internazionale non ha saputo rimanere dentro il sistema produttivo, con la richiesta di garanzie eccessive e un difficile accesso al credito. Anche questo ha provocato le sofferenze in molte piccole e medie imprese.

 

E invece molte piccole e medie aziende custodiscono storie straordinarie e vini eccellenti.

È importante far conoscere al grande pubblico produttori, cantine e vini che non hanno ancora una vasta rete commerciale. Portiamo il vino nei luoghi più belli d’Italia: il buono nel bello. È il mio lavoro. Esiste una correlazione sottile tra etica ed estetica: un luogo bello ti porta a comportarti in modo rispettoso. Anche nei piccoli centri c’è voglia di qualità, bellezza e aggregazione.

 

Quindi un bicchiere di vino è…

Un bicchiere di vino è un pretesto per riappropriarci di un contesto che ci rende migliori.